mercoledì 3 novembre 2010

IL SISTEMA IMMUNITARIO


Nell'individuo anziano si è da tempo osservato un diverso comportamento di alcuni elementi del sistema immunitario. In particolare è stato notato che un particolare tipo de cellule mobili, i linfociti T prodotti da una ghiandola chiamata timo, tendono a diminuire la loro attività con il passare degli anni: il numero rimane pressappoco costante, ma diminuice la quota di linfositi T in grado di svolgere la loro funzione e di proliferare. Inoltre si è osservato che nell'anziano si modifica anche il tipo di attività di queste cellule immunitarie. infatti, una particolare famiglia di linfociti T, gli helper, provvede alla produzione di alcune sostanze fondamentali nei maccanismi dell'immunità: le interleuchine. Attualmente si conoce una dozzina di queste sostanze, che hanno ruoli differente. Per essempio, l'interleuchina 2 o IL-2 è un fattore di sviluppo dei linfociti T, e con l'età tende a diminuire, mentre L'interleuchina 6, che ha un effetto infiammatorio, tende invece ad aumentare con l'età.
Un eccessiva quantità di IL-6 sembra favorire la deposizione della proteina amiloide cosi come il riassorbimento osseo e quindi favorire rispettivamente la comparsa della demenza di Alzheimer e di osteopenia. Tuttavia, al di là del fatto che variazioni nei livelli delle singole sostanze prodotte dal sistema immunitario possano favorire specificamente malattie diferenti, è lo squilibrio nel suo complesso dei meccanismi di difesa e rendere più vulnerabile l'organismo.