sabato 25 dicembre 2010

LA MALNUTRIZIONE

In genere, la malnutrizione nell'anziano ha una genesi multifattoriale, cioè molteplici fattori concorrono nel determinarla.
Gli stati di malnutrizione possono essere suddivisi in due tipi:
1.  Le forme primarie, causate da un apporto dietetico insufficiente;
2.  Le forme secondarie, in cui l'apporto dietetico è adeguado, ma le sostanze introdotte con l'alimentazione non vengono adeguadamente ingerite o assorbite opure vengono catabolizzate o disperse in eccesso.
Le forme primarie rinascono fra le cause principali l'anoressia, intesa come rifiuto persistente all'assunzzion del cibo associato ad importante calo ponderale; può essere secondarea a vari fattori:
1.  Modificazioni fisiologiche legate all'età (modificazioni sensoriali, aumento sostanze che inducono sazietà, ridotta sensibilità periferica agli oppioidi endogeni, ridotta attività fisica e rallentamento metabolismo basale;
2.  Malattie ( sindromi a carico del tubo digerente, sindromi dolorose di altri organi e/o apparati, rallentamento della motilità gastrointestinale.)
3.  Fattori neuropsicologici (depresione, delirio o stato confusionale acuto, morbo di Alzheimer);
4. Farmaci (digitale, diuretici, vasodilatatori, antiipertensivi)







giovedì 2 dicembre 2010

CUANDO L'ANZIANO SI AMMALA


La malattia è certamente un'importante crisi non solo personale ma anche familiare. Quando un anziano se ammala e spacialmente quando diventa invalido, tutto il sistema familiare viene scosso ed entra in crisi. Tutto può risolversi positivamente attraverso una movilitazione di energia di tutto il grupo familiare verso l'anziano. Di fronte alla crisi le tensioni aparentemente sopire tra i singoli menbri possono reattivarsi, o svelare conflitti insanabili tra i coniugi per l'assistenza a un padre o un suocero, innescanto cosi desideri di espulsione.
La malattia del anziano, è spesso collegata ad un sentimento di unitilità. E questo lo porta all'introversione e alla depresione. Il ricovero in ospedale vissuto come segnale di conferma dil suo stato de salute riattiva en lui un vissuto di emarginazione, riconferma il suo sentirsi inutile, e tutto ciò non fa cheaumentare il suo stato depresivo, provoca dinamiche depressive o, al contrario, reazioni aggressive o di diffidenza verso chi lo assiste.
Il problema principale nel raporto con le persone anziane non e pero come andare verso di loro e aiutarle, ma come permettere che esse entrino nel centro stesso della nostra vità, come creare lo spazio dove possano essere accolte e ascoltare con premurosa attenzione. Ma tutto ciò non e facile, perche tendiamo sempre a negare non solo l'essistenza delle persone anziane. 
"La sfida del prendersi cura degli anziani è che siamo chiamati a fare del nostro stesso invecchiare lo istrumento del nostro risanamento". Come a dire che l'educazione all'invecchiamento deve accompagnare tutto  il cammino della nostra vità.