giovedì 4 novembre 2010

DIMENSIONE INTELLETIVA E AFFETTIVO-SOCIALE


Sul versante intellettuale è ancora radicata in noi l'idea de un declino inevitabile man mano che si invecchia. La ricercheattuali affermano che l'intelligenza non declina, L'intelligenza cosiddetta fluida (che è l'abilità di fare un ragionamento, di astrare, percepire relezioni tra gli oggetti, acquisire nuove idee e adattarsi attivamente al cambiamento affrontando e risolvendo problemi nuovi e situazioni diverse).
Tiene bene negli anni ed anzi, se la vita è culturalmente ricca e stimmolante, continua ad aumentare, sia pure lentamente. Ad influenzare l'intelligenza dell'anziano ci sono fattori individuali e specialmenten la capacità che egli ha avuto di massimizzare il proprio potenziale intellettivo e di adattarlo all'ambiente durante tutto il corso della vita.
Dall punto di vista affetivo e sociale, come nel giovane c'è na tendenza "centrifuga" che lo stimola verso gli altri è la realtà esterna, negli anni della maturità e della vecchiaia emerge una tendenza  "centripeta", che porta l'anziano verso l'interiorità: ciò che sta capitando dentro de lui; tende a chiudere i propri orizzonti, limitandoli, a volte, al proprio corpo e benessere fisico. Non è però sempre claro se questo " ritirarsi emotivo-affettivo dell'anziano in se stesso" sia frutto di una naturale evoluzione della personalità o non piuttosto una risposta condizionata da una più o meno aperta emarginazione da parte della società.